Palazzo Belgiojoso

Il complesso architettonico che oggi si presenta con il tipico aspetto di palazzo settecentesco, dovrebbe risalire all’inizio del XVIII secolo ed essere stato edificato dalla famiglia Locatelli, originaria della bergamasca Valle Imagna. Dopo avere vissuto nel corso dell’Ottocento molti passaggi di proprietà ed essere stato impiegato per vari utilizzi, nel 1927 Palazzo Belgiojoso divenne sede dei Musei Civici di Lecco.

L’ingresso è dominato dall’ampio porticato sulle cui pareti, negli anni trenta, è stato collocato un lapidario con vestigia del seicentesco forte spagnolo di Fuentes, presso Colico, decorazioni e lapidi di alcuni edifici tardo medievali lecchesi che sono stati demoliti o modificati.

Sul soffitto dello scalone sono emersi quattro medaglioni della seconda metà dell’Ottocento, con il ritratto di altrettanti personaggi che raffigurano i protagonisti del romanzo di Alessandro Manzoni. Sui soffitti del piano nobile, invece, recenti sondaggi hanno messo in rilievo la presenza di decorazioni pittoriche settecentesche con soggetti esotici, di pregevole fattura.

Oggi è sede del Museo di Storia Naturale, del Museo Archeologico, del Museo Storico e del Civico Planetario, inaugurato nel 2004. In tal modo il palazzo costituisce un polo museale storico-scientifico che, riprendendo l’ispirazione dei suoi illustri fondatori, offre al visitatore la possibilità di ripercorrere con serietà scientifica e chiarezza divulgativa la storia economica, sociale e ambientale del Lecchese, dal Paleolitico all’Età Contemporanea.

Nelle sale di tutti e tre i musei di Palazzo Belgiojoso, è allestito anche il percorso sensoriale “Please touch me!”, ideato per rendere i musei più inclusivi e divertenti, in particolare ai non vedenti e ipovedenti, ma in realtà per tutti, i bambini in particolare. Le installazioni permettono di “imparare sperimentando” con un approccio rivoluzionario: quello per cui è “vietato non toccare!”, e comprendono originali e riproduzioni di reperti, exibit tattili e sonori, didascalie in braille. Il visitatore che lo desidera è supportato anche da un kit con file vocali e cuffie, attivati in ogni postazione da un NFC, e anche da un tablet di particolare utilità per non udenti e accompagnatori dei disabili.

Il Museo Archeologico si configura come un prezioso custode della storia provinciale di Lecco, raccogliendo e esponendo reperti provenienti da varie campagne di scavo condotte nel territorio. La disposizione delle sale riflette la ricchezza temporale degli oggetti, che spaziano attraverso diverse epoche: Paleolitico, Mesolitico, Neolitico, Età del rame, Età del bronzo, Età del ferro, Età romana e Alto Medioevo.

Ogni sala è arricchita da pannelli esplicativi che illustrano dettagliatamente i ritrovamenti, fornendo al visitatore una visione approfondita delle diverse epoche storiche. I reperti variano dal sito di Rovagnate con tracce di insediamento dell’Uomo di Neanderthal nel Paleolitico, a vasi di ceramica e utensili di selce risalenti all’Età del bronzo, attestanti un antico insediamento palafitticolo presso il lago di Pusiano. Si trovano anche reperti della prima Età del ferro legati alla civiltà di Golasecca. Sono stati inoltre, realizzati tre plastici relativi a diversi ambienti medioevali: l’interno di una fucina per la lavorazione del ferro, lo spaccato di una miniera, il grande edificio ostrogoto dei Piani di Barra sul Monte Barro. Il Museo conserva anche un menhir istoriato proveniente dal piccolo comune di Ello e ospita una sala dedicata alla metallurgia, che caratterizza Lecco ed il suo territorio sin dal Medioevo.

Il museo si distingue per la sua innovazione, accogliendo i visitatori con un video che fornisce una panoramica della collezione museale. Durante il percorso, il visitatore viene guidato da pannelli e ricostruzioni, esplorando le radici di Lecco e del suo territorio.

Il Museo Storico di Lecco conserva una ricca collezione di documenti originali, lettere, fotografie, dipinti e incisioni, manifesti a stampa, giornali, armi e divise riguardanti la Storia moderna e contemporanea del territorio lecchese.
E’ un museo in costante sviluppo: fondato nel 1934, nell’originaria sede della Torre Viscontea, e ricollocato da pochi anni a Palazzo Belgiojoso, è oggetto di nuovi allestimenti, che privilegiano le funzioni didattiche attraverso lo sviluppo dei supporti multimediali e l’utilizzo di immagini, documentari e film, oltre ai tradizionali reperti. Le sale attuali sono dedicate al Risorgimento, alla storia industriale e alla II guerra mondiale e Resistenza. Il percorso espositivo documenta la storia sociale, economica, culturale e politica di Lecco e della sua provincia.

E’ un raro “museo del Museo”, che consente di conoscere gli ambienti naturali del territorio e rivivere la cultura scientifica di fine Ottocento. Alcune vetrine risalgono addirittura agli inizi del secolo XIX e fanno da cornice agli esemplari, in genere coevi, delle tre collezioni principali di uccelli, mammiferi e pesci, a cui si aggiungono anche numerosi esemplari di rettili, anfibi e insetti.

La necessità di fornire all’odierno visitatore informazioni naturalistiche corrette e aggiornate viene soddisfatta dalla presenza di pannelli e didascalie riguardanti gli ecosistemi del territorio e i comportamenti ecologici delle principali specie animali presenti nelle collezioni zoologiche. Questi supporti permettono di costruire percorsi di visita alternativi a quello tradizionale (di tipo sistematico) mantenuto nell’ordinamento espositivo.

Il museo offre un viaggio emozionante attraverso la diversità della fauna, della paleontologia e della mineralogia, con sale dedicate alle collezioni ornitologiche, di mammiferi e di rettili e anfibi. È presente anche una sala dedicata alla paleontologia lecchese dove sono esposti i ritrovamenti fossili del lariosauro.

Con la sua cupola di otto metri di diametro e la capienza di sessantadue posti, riproduce l’aspetto del cielo visibile a occhio nudo.

Gestito in collaborazione con il Gruppo Astrofili “DEEP SPACE Lecco”, il planetario offre la possibilità di assistere a proiezioni in cui vengono mostrati gli oggetti del profondo cielo, i pianeti e i loro movimenti, le costellazioni e le stelle che le compongono, i metodi per riconoscerle. 

Ingresso: € 6 euro (intero) e € 4 (ridotto).
Per maggiori dettagli: www.deepspace.it

  • Indirizzo
    Corso Giacomo Matteotti, 32, Lecco
  • Telefono
    0341 481248
  • Email
    palazzo.belgiojoso@comune.lecco.it
  • Orari
    Lun - chiuso
    Mar - Ven dalle 10 alle 14
    Sab - Dom - dalle 10 alle 18
  • Chiusure straordinarie
    1 Maggio, 25 Dicembre
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